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Cosa hanno in comune il Covid e il Molise? Si dice di entrambi che non esistono. Che ci crediate o no, questa battuta di bassissima lega è il pretesto per scrivere un libricino (piuttosto serio, invece) che raccoglie una lunga serie di contributi terzi con l’obiettivo di rispondere a qualche interrogativo interessante: “Come può un evento come la pandemia, che sta causando disagi e disperazione, essere negata con noncuranza? Cosa spinge alcuni individui a diventare complottisti? Quanto contano i new media nell’informazione di oggi?” Di tanto in tanto, il focus si stringerà attorno alla regione che “non c’è”.
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COVER A CURA DI VALENTINA MODICA
Cosa hanno in comune il Covid e il Molise? Si dice di entrambi che non esistono. Che ci crediate o no, questa battuta di bassissima lega è il pretesto per scrivere un libricino (piuttosto serio, invece) che raccoglie una lunga serie di contributi terzi con l’obiettivo di rispondere a qualche interrogativo interessante: “Come può un evento come la pandemia, che sta causando disagi e disperazione, essere negata con noncuranza? Cosa spinge alcuni individui a diventare complottisti? Quanto contano i new media nell’informazione di oggi?” Di tanto in tanto, il focus si stringerà attorno alla regione che “non c’è”.
GIUSEPPE PIACENTE nasce a Isernia (IS), cresce in Molise e studia Comunicazione a Roma. Assieme a molti della sua generazione, assiste inerme alla morte del Giornalismo e, invece di fare la guerra al digital, decide di allearsi col nemico. Da allora studia SEO, web design, copywriting e social media management. Durante la prima ondata di Covid-19 scopre che il Molise ha un Osservatorio per le fake news e gli viene l’idea per una tesina, che in seguito è diventata il libro Il Covid-19 non esiste. Il fenomeno delle fake news in Molise.
| Dimensioni | 21 × 15 cm |
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